Cantare dal diaframma e dalla gola (Differenze tra cantare dal diaframma e dalla gola)

Cantare dal diaframma Vs Gola
Cantare dal Diaframma Vs Gola

La meccanica del canto è fonte di molti dibattiti e controversie. Molti cantanti vi diranno che è un’abilità con cui si nasce, altri qualcosa che si può imparare. La tecnica vocale è spesso oggetto di intense discussioni tra i cantanti, con aspetti della produzione del suono banditi e disapprovati, mentre altri sono considerati il metodo migliore per cantare. In una certa misura il suono che producete quando cantate è governato da come siete fatti; le vostre caratteristiche fisiche, come la forma della testa, la forma della bocca e la laringe. Resta il fatto che tutti gli esseri umani sono essenzialmente costruiti con la stessa attrezzatura vocale e possono cantare.

Perché noi umani cantiamo, dobbiamo usare i nostri polmoni come fonte di aria, la nostra laringe per produrre una vibrazione (un po’ come una serie di canne), e le nostre cavità del petto e della testa per agire come amplificazione di quella vibrazione. Le labbra, la lingua e i denti sono tutti utilizzati per articolare il suono e quando tutti questi meccanismi sono impegnati insieme noi cantiamo.

Canto dal diaframma e dalla gola

Ritornando alla domanda del titolo, in un certo senso, non si può cantare senza la gola (laringe) o il diaframma. Quello che è importante capire è come questi attributi fisici sono usati insieme per produrre un suono. La distinzione che viene evidenziata dai vocal coach è che se non stai facendo l’uso corretto e il controllo del diaframma, allora questo pone un maggior grado di tensione e sforzo sulla tua gola, specialmente se stai cercando di cantare ad un volume più alto. Ciò che ne può risultare sono noduli sulle corde vocali che si manifestano come una massa bianca a causa del trauma causato alle corde vocali. La condizione è sia evitabile che trattabile, la prima è la via preferita da adottare. Se non trattata, la voce può suonare rauca, dura e con una significativa perdita di gamma. Questo indica la necessità di assicurarsi che quando si canta, lo si fa in modo da non causare lesioni a una parte molto cruciale del corpo.

I metodi di produzione vocale sono variati nel corso della storia musicale occidentale. Nei secoli XVII e XVIII, c’era uno stile popolare conosciuto come ‘Bel Canto’. Tradotto letteralmente, il termine significa ‘bel canto’, ma ci sono un gran numero di interpretazioni alternative. In sostanza, lo stile del Bel Canto riconosceva che la voce umana aveva tre registri: il petto (il più basso), il ‘passaggio’ e il registro della testa. Questo stile di canto mirava a combinare senza soluzione di continuità tutti e tre i registri della voce attraverso una serie rigorosa di esercizi vocali che avrebbero formato una tecnica incrollabile.

Alcuni esercizi erano basati sul ‘vocalise’ o sul canto senza parole, e sul pieno controllo dei muscoli respiratori del cantante per creare purezza di timbro. Il mantenimento di una pressione costante attraverso il flusso d’aria dai polmoni e il controllo diaframmatico dei muscoli addominali superiori assicura un’eccellente produzione tonale. Il canto del bel canto non potrebbe essere più lontano dall’idea di una produzione vocale basata solo sulla gola. Una buona frase che riassume l’approccio del bel canto è che ‘se sai come respirare, sai come cantare’.

L’approccio alla produzione vocale cambiò abbastanza drammaticamente quando il secolo successivo prese slancio. Le orchestre crebbero significativamente in dimensioni e le opere si espansero su una scala mai vista prima. Ciò significava che i cantanti non trovavano più i vecchi metodi di canto in grado di soddisfare i loro bisogni o le richieste dei compositori del XIX secolo. Il risultato fu una nuova tecnica che si concentrava sulla risonanza naturale della voce per produrre un volume maggiore per far fronte alle forze maggiori su cui il cantante doveva proiettare. Questi risuonatori naturali non sono solo la cavità toracica ma le aree della testa che includono il naso, la bocca, i denti e il palato duro. Attraverso una combinazione accuratamente praticata del precedente metodo del bel canto e della nuova tecnica risonante, i cantanti erano in grado di mantenere la bellezza e l’individualità del tono pur essendo in grado di cantare a dinamiche impressionanti.

Nel XX secolo, le pratiche di canto variano notevolmente, adattandosi di nuovo alle nuove aspettative dei compositori. Molte opere e cicli di canzoni di quest’epoca richiedono tecniche vocali estese che vanno ben oltre tutto ciò che si è sentito nei secoli precedenti. Ci si aspetta che i cantanti siano in grado non solo di cantare con chiarezza e proiezione, ma di creare quasi ogni suono che la voce umana può creare. La ‘Sequenza per voce’ di Berio è oggi un classico esempio delle estreme lunghezze che un compositore può chiedere a un cantante per realizzare le sue ambizioni musicali.

In questa composizione, la solista è spinta ad eseguire ogni sorta di suono, compresi clic, risate, fischi, balbuzie e molti altri suoni insoliti. Questo è uno dei più antichi tipi di canto che è associato a zone del mondo come la Mongolia, il Tibet, la Serbia e la Russia. Se non avete mai sentito il canto di gola, vi aspetta una sorpresa e un piacere. Non esiste un suono simile a quello creato da un essere umano ed è allo stesso tempo ossessionante, primordiale e stranamente confortante. A seconda della regione da cui proviene, il canto di gola è usato per un’ampia varietà di scopi, dalla rappresentazione di paesaggi al calmare il sonno di un bambino. Il suono viene prodotto sfruttando i sovratoni naturali che possono essere prodotti dalla voce umana. Le tecniche variano, ma i timbri sono simili. Quello che succede è che la voce produce un “tono fondamentale”, poi gli overtones risuonano sopra. A volte c’è solo una singola nota aggiuntiva, altre volte è possibile produrne di più.

Anche con questo straordinario stile di canto, la gola è usata in modo tale da essere completamente supportata dai meccanismi di respirazione del nostro corpo. Il canto è uno dei nostri metodi più istintivi e liberi di fare musica e di esprimerci. Se affrontato con una tecnica corretta, porterà anni di divertimento e notevoli benefici alla salute.

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