Fondazione Celiachia

Q:Ho la celiachia e mi piace bere una birra ogni tanto. Che rilevanza ha per me questa ricerca?
A: Questi risultati indicano che le birre etichettate come “senza glutine” potrebbero non essere sicure per i celiaci.
Q:Qual è la differenza tra la birra “senza glutine” (GF) e “senza glutine” (GR)?
A: Una birra senza glutine (GF) usa cereali naturalmente privi di glutine (per esempio, sorgo o riso integrale) nel processo di fermentazione. Quindi, la birra non contiene glutine dall’inizio alla fine. Una birra senza glutine (GR) usa grano, orzo o segale per fermentare e fare la birra, che poi subisce un processo per rimuovere il glutine. Ciò implica l’utilizzo di enzimi per scomporre il glutine in frammenti più piccoli che, in teoria, non indurrebbero una risposta immunitaria nella persona che la beve.
Q: Il glutine può davvero essere rimosso?
A: L’efficacia di “rimuovere” il glutine scomponendolo in frammenti più piccoli non è stata convalidata o accettata dalla comunità scientifica e medica. Questo perché i metodi di analisi del glutine attualmente disponibili non sono sufficientemente affidabili/accurati quando si tratta di prodotti fermentati e idrolizzati.
Q: Come ha fatto questo studio a determinare che la birra “rimossa dal glutine” potrebbe non essere sicura per le persone affette da celiachia?
A: Questo studio ha utilizzato campioni di sangue di persone affette da celiachia, per vedere se i due tipi di birra inducevano una risposta immunitaria nei campioni di sangue. È stato trovato che nessuna persona con malattia celiaca ha avuto una risposta immunitaria alla birra GF. Tuttavia, alcune persone con malattia celiaca hanno avuto una risposta immunitaria alla birra GR. Questa ricerca suggerisce che in alcune birre senza glutine, frammenti di proteine possono rimanere dopo la lavorazione che potrebbero causare una reazione al glutine.
Q: Questo studio ha implicazioni per quanto riguarda il futuro della valutazione della sicurezza delle birre “senza glutine”?
A: Questi risultati indicano che l’utilizzo di campioni di sangue da individui con malattia celiaca può essere un metodo valido e utile per valutare la presenza di glutine.

Originariamente pubblicato su gluten.org

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