Stokely Carmichael è nato a Port of Spain, Trinidad e Tobago ed è cresciuto a New York City. Ha frequentato la Howard University, dove è stato coinvolto in gruppi di protesta studenteschi, tra cui lo Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC), e il Congress of Racial Equality (CORE) che ha organizzato le Freedom Rides nel 1961. Carmichael partecipò alle Freedom Rides nel tentativo di integrare un treno e una mensa a Jackson, Mississippi.
Durante la Freedom Summer, Stokely Carmichael divenne un organizzatore a tempo pieno per il SNCC in Mississippi. Lavorò anche a stretto contatto con Gloria Richardson mentre lei guidava il Cambridge Movement nel Maryland. Nel 1965, Carmichael lavorò con la Lowndes County Freedom Organization (LCFO) in Alabama per sostenere i candidati politici afroamericani e registrare gli elettori precedentemente privati del diritto di voto. La LCFO credeva nell’autodifesa armata e nel potere politico nero. L’anno seguente, Carmichael successe a John Lewis come presidente del SNCC, e guidò l’organizzazione verso una posizione più militante e panafricana. Fu durante la Marcia contro la Paura che Stokely Carmichael tenne il primo discorso sul Potere Nero in un raduno a Greenwood, MS, intonando: “Abbiamo detto ‘libertà’ per sei anni. Quello che cominceremo a dire ora è ‘Black Power'”
Nel 1967, Carmichael si dimise da presidente del SNCC e fu sostituito da H. Rap Brown. Durante il suo attivismo e con l’ascesa del movimento Black Power, Stokely Carmichael divenne un bersaglio degli sforzi del COINTELPRO di J. Edgar Hoover e dell’FBI. Dopo essersi dimesso da presidente del SNCC, pubblicò Black Power: The Politics of Liberation (1967), e si allineò maggiormente con le Pantere Nere. Dopo aver rotto con il Black Panther Party, Carmichael iniziò un auto-esilio, spostandosi dagli Stati Uniti alla Guinea, cambiando alla fine il suo nome in Kwame Ture per onorare i suoi patroni Kwame Nkrumah e Sekou Toure. Per il resto della sua vita, Ture dedicò gran parte delle sue energie al Partito Rivoluzionario del Popolo Africano.
I documenti dell’Archivio Nazionale relativi a Stokely Carmichael includono i file dei casi del Federal Bureau of Investigation (FBI) e la sorveglianza della Central Intelligence Agency (CIA) sui suoi viaggi all’estero.
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