Ogni mezzo secolo circa arriva un libro in un particolare campo o area della storia che è monumentale, che diventa immediatamente l’autorità su quel soggetto. Nella storia militare napoleonica, l’ultimo libro del genere è stato l’opera del defunto David G. Chandler The Campaigns of Napoleon, pubblicata nel 1966. In quel singolo (ma enorme) volume, un lettore può imparare tutto quello che c’è da sapere sulle guerre combattute da Napoleone, perché le ha combattute e come le ha combattute. Prima del libro di Chandler, c’era il libro in due volumi del conte Maximilian Yorck von Wartenburg, Napoleone come generale, pubblicato nel 1902.
The Napoleonic Wars: A Global History By Alexander Mikaberidze. Oxford University Press, 2020. $39.95.
Ora, circa 50 anni dopo Chandler, abbiamo The Napoleonic Wars di Alexander Mikaberidze, che è anche l’opera definitiva del suo tempo. Mentre i due storici precedenti forniscono le minuzie diplomatiche, strategiche, operative e tattiche delle guerre napoleoniche, Mikaberidze, professore di storia alla Louisiana State University-Shreveport, intreccia due prospettive più ampie. Egli indaga e rivela il grande obiettivo strategico e le implicazioni militari della politica statale, mentre colloca le guerre francesi (rivoluzionarie e napoleoniche, 1792-1815) in un contesto globale. Piuttosto che presentare il punto di vista tradizionale che queste guerre erano conseguenze sussidiarie dei conflitti tra le potenze europee, come la rivalità anglo-francese, Mikaberidze dimostra magistralmente il carattere internazionale delle guerre. Egli fornisce un’indagine autorevole e dettagliata su come le guerre francesi si svolsero e modellarono gli eventi in Nord e Sud America, Iran, Egitto, Sudafrica, Impero Ottomano e India, praticamente ai quattro angoli del globo.
Mikaberidze conclude infine che Napoleone Bonaparte accelerò un processo di espansione e modernizzazione in Europa iniziato dai governi della Rivoluzione francese: le altre potenze europee furono costrette a cambiare, adattarsi e riformarsi solo per sopravvivere alla sfida francese. Questa trasformazione totale dell’Europa cambiò la sua relazione con il resto del mondo. Ciò che rende il libro di Mikaber-idze così potente è che non relega la sua discussione di questo rapporto cambiato alla periferia. Invece, i lettori ottengono un posto in prima classe in un tour globale che li aiuterà a capire perché le guerre francesi hanno avuto un impatto molto più duraturo sul mondo in generale che sulla sola Europa. Questo lavoro espansivo – la ricerca e l’analisi, l’ampiezza, la profondità e il dettaglio della narrazione, presentata in una scrittura che soddisferà sia il pubblico popolare che quello accademico – può benissimo essere l’ultima parola che deve essere scritta sull’argomento.
Michael V. Leggiere, professore di storia alla University of North Texas, è due volte vincitore del premio letterario della International Napoleonic Society. È autore di diversi libri sulle guerre napoleoniche, tra cui, più recentemente, Blücher: Scourge of Napoleon (University of Oklahoma Press, 2014).
Questo articolo appare nel numero dell’estate 2020 (Vol. 32, No. 4) di MHQ-The Quarterly Journal of Military History con il titolo: Recensioni
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