Parola originale: σοφία, ας, ἡ
Parte del discorso: Sostantivo, Femminile
Traslitterazione: sophia
Scrittura fonetica: (sof-ee’-ah)
Definizione: abilità, saggezza
Uso: saggezza, intuizione, abilità (umana o divina), intelligenza.
4678 sophía (cf. saphēs, “chiaro”) – saggezza (propriamente, “chiarezza”).
Origine della parola
da sophos
Definizione
abilità, saggezza
Traduzione NATASB
cleverness (1), learning (1), wisdom (49).
STRONGS NT 4678: σοφία
σοφία, σοφίας, ἡ (σοφός), ebraico חָכְמָה, saggezza, intelligenza ampia e piena (da Omero in giù); usata per la conoscenza di materie molto diverse, così che la sfumatura di significato in cui la parola è presa deve essere scoperta dal contesto in ogni caso particolare.
a. la sapienza che appartiene agli uomini: universalmente, Luca 2:40, 52; specificamente, la variegata conoscenza delle cose umane e divine, acquisita per acutezza ed esperienza, e riassunta in massime e proverbi, come fu ἡ σοφία τοῦ Σολομῶνος, Matteo 12:42; Luca 11:31; la scienza e il sapere τῶν Αἰγυπτίων, Atti 7:22 (cfr. Winers Grammar, 227 (213) n.Buttmann, § 134, 6); l’arte di interpretare i sogni e di dare sempre i consigli più saggi, Atti 7:10; l’intelligenza dimostrata nello scoprire il significato di qualche numero o visione misteriosa, Apocalisse 13:18; Apocalisse 17:9; l’abilità nella gestione degli affari, Atti 6:3; una devota e corretta prudenza nel contatto con uomini non discepoli di Cristo, Colossesi 4:5; abilità e discrezione nell’impartire la verità cristiana, Colossesi 1:28; Colossesi 3:16; (2 Pietro 3:15); la conoscenza e la pratica dei requisiti per una vita pia e retta, Giacomo 1:5; Giacomo 3:13, 17; con cui σοφία ἄνωθεν κατερχομένη è messa in contrasto la σοφία ἐπίγειος, ψυχική, δαιμονιώδης, come l’astuzia degli uomini invidiosi e litigiosi. Giacomo 3:15, o σαρκικῇ σοφία (vedi σαρκικός, 1), astuzia, 2 Corinzi 1:12 (poiché il contesto mostra che non differisce essenzialmente dal πανουργία di ; negli scritti greci anche σοφία è usato non di rado per astuzia e scaltrezza; cf. Passow (o Liddell e Scott), sotto la parola, 2); la conoscenza e l’abilità negli affari necessarie per difendere con successo la causa cristiana contro le accuse ostili, Luca 21:15; una conoscenza delle cose divine e dei doveri umani, unita alla capacità di discuterne e di interpretare e applicare la Sacra Scrittura, Matteo 13:54; Marco 6:2; Atti 6:10; la saggezza o istruzione con cui Giovanni Battista e Gesù insegnarono agli uomini la via per ottenere la salvezza, Matteo 11:19; Luca 7:35 (su questi passi, vedi δικαιόω, 2). Nelle lettere di Paolo: una conoscenza del piano divino, precedentemente nascosto, di provvedere alla salvezza degli uomini attraverso la morte espiatoria di Cristo, 1 Corinzi 1:30; 1 Corinzi 2:6; Efesini 1:8 (Winer’s Grammar, 111 (105f)); quindi, tutti i tesori della sapienza sono detti nascosti in Cristo, Colossesi 2:3; con l’aggiunta di Θεοῦ (genitivo dell’autore), 1 Corinzi 1:24; 1 Corinzi 2:7; πνευματικῇ, Colossesi 1:9; πνεῦμα σοφίας καί ἀποκαλύψεως, Efesini 1:17; λόγος σοφίας, la capacità di parlare eloquentemente di questa sapienza, 1 Corinzi 12:8; a questa sapienza si oppone – la vuota presunzione di sapienza di cui gli uomini fanno una parata, una conoscenza più speciosa che reale di argomenti elevati e nascosti: come la teosofia di certi cristiani ebrei, Colossesi 2:23; la filosofia dei greci, 1 Corinzi 1:21; 1 Corinzi 2:1; con τοῦ κόσμου aggiunto, 1 Corinzi 1:20; 1 Corinzi 3:19; τοῦ αἰῶνος τούτου, 1 Corinzi 2:6; τῶν σοφῶν, 1 Corinzi 1:19; ἀνθρώπων, 1 Corinzi 2:5 (in ognuno di questi ultimi passi la parola include anche l’arte retorica, come quella che si insegna nelle scuole), cf. Fritzsche, Romani, vol. i, p. 67f; σοφία τοῦ λόγου, la sapienza che si mostra nel parlare (R. V. sapienza delle parole), l’arte del retore, 1 Corinzi 1:17; λόγοι (ἀνθρωπίνης (così R in 1 Corinzi 1:4 (tutti i testi in 1 Corinzi 1:13)) σοφίας, discorso conforme alla filosofia e arte retorica, 1 Corinzi 2:4, 13.
b. intelligenza suprema, come quella che appartiene a Dio: Apocalisse 7:12, anche a Cristo, esaltato alla destra di Dio, Apocalisse 5:12; la sapienza di Dio come dimostrata nel formare ed eseguire i suoi consigli, Romani 11:33; con l’aggiunta di τοῦ Θεοῦ, come manifestata nella formazione e nel governo del mondo, e agli ebrei, inoltre, nelle Scritture, 1 Corinzi 1:21; è chiamata πολυποίκιλος dalla grande varietà di modi e metodi con cui ha ideato e realizzato la salvezza attraverso Cristo, Efesini 3:10. Nel passo degno di nota, Luca 11:49 (dove Cristo attribuisce alla ‘sapienza di Dio’ ciò che nel parallelo, Matteo 23:34, egli stesso pronuncia), le parole ἡ σοφία τοῦ Θεοῦ εἶπεν sembrano denotare la sapienza di Dio che è operativa e incarnata per così dire in Gesù, così che i cristiani primitivi, quando per consolarsi sotto persecuzione ricordavano il detto di Cristo, impiegavano quella formula di citazione (cfr. 1 Corinzi 1:24, 30, ecc.); ma Luca, ignorando questo fatto, prese la frase per una parte del detto di Cristo. Così Eusebio (h. e. 3, 32, 8), forse con le parole di Egesippo, chiama coloro che avevano sentito personalmente Cristo οἱ αὐταῖς ἀκοαῖς τῆς ἐνθεου σοφίας ἐπακοῦσαι κατηξιώμενοι; cf. Grimm negli Studien und Kritiken del 1853, p. 332ss. (Per altre spiegazioni del fenomeno, vedi i commenti a Luca, il passo citato cf. Schürer, Zeitgesch. § 33, V. 1 e riferimenti.)σοφίαγνῶσιςγνῶσιςσοφίασύνεσιςφρόνησις-σοφίασύνεσιςφρόνησις§§σοφός