Storia dell’Ungheria

Gli Árpáds

Nell’892 l’imperatore carolingio Arnulf, nel tentativo di affermare la sua autorità sul duca moravo Svatopluk, chiamò in aiuto i magiari, le cui prime case erano state sulle acque superiori dei fiumi Volga e Kama. Essi furono spinti, in una data incerta e per cause non registrate, verso sud nelle steppe, dove adottarono la vita di pastori peripatetici. Nel IX secolo si stabilirono sul Don inferiore, spaziando sulle steppe a ovest di quel fiume. Essi comprendevano allora una federazione di orde, o tribù, ciascuna sotto un capo ereditario e ciascuna composta da un numero variabile di clan, i cui membri condividevano una parentela di sangue reale o immaginaria. Tutti i membri dei clan erano liberi, ma la comunità includeva schiavi presi in battaglia o nelle incursioni. C’erano sette tribù magiare, ma altri elementi facevano parte della federazione, comprese tre tribù di khazari turchi (i Kavar). A causa di questo fatto o forse per un ricordo delle condizioni precedenti, questa federazione era conosciuta dai suoi vicini come On-Ogur (letteralmente “Dieci frecce” o “Dieci tribù”). Dalla pronuncia slava di questo termine è derivato il nome ungherese, con l’iniziale H aggiunta perché alcuni studiosi li ritenevano discendenti degli Unni.

Arnulf
Arnulf

Arnulf, sigillo, IX secolo; nel Museo Nazionale Bavarese, Monaco.

Per gentile concessione del Bayerisches National Museum, Monaco; fotografia, Foto Marburg

Nell’889, gli attacchi di un popolo turco appena arrivato, chiamato Pechenegs, avevano spinto i magiari e i loro confederati alle estremità occidentali delle steppe, dove vivevano quando arrivò l’invito di Arnulf. La banda inviata da Arnulf riferì che le pianure oltre i Carpazi avrebbero formato una nuova patria adatta che poteva essere facilmente conquistata e difesa dalle retrovie. Avendo eletto come capo Árpád, il capo della loro tribù più potente, i magiari attraversarono in massa i Carpazi, probabilmente nella primavera dell’895, e soggiogarono facilmente i popoli della pianura centrale scarsamente abitata. Prima della conquista, i magiari vivevano sotto una doppia regalità che includeva un sovrano sacro con poteri minimi chiamato kende e un capo de facto chiamato gyula. Al momento della conquista, Árpád occupava quest’ultima posizione e, dopo la morte dell’ultimo kende nel 904, unì le due posizioni nella carica di duca o principe.

I magiari distrussero lo stato moravo nel 906 e l’anno successivo occuparono la Pannonia, avendo sconfitto una forza tedesca inviata contro di loro. Si stabilirono allora saldamente in tutto il centro del bacino, sul quale si distribuirono le loro tribù e i loro associati. Árpád prese l’area centrale a ovest del Danubio per la propria tribù, sulla strada per stabilire una dinastia. La periferia era sorvegliata da avamposti, che vennero gradualmente spinti in avanti, soprattutto a nord e a est.

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