Risposte alle principali domande sulle opzioni di trattamento delle MGD

Per i pazienti con disfunzione delle ghiandole di Meibomio (MGD), il sistema di pulsazione termica LipiFlow consente ai medici di trattare i pazienti in ufficio con fiducia ed efficienza.
Ecco alcune delle domande che mi vengono poste più spesso sui LipiFlow dai colleghi.
Precedentemente dal Dr. Matossian: Tutto quello che sapevi sull’astigmatismo e sull’occhio secco è sbagliatoQueste ghiandole sono troppo andate?
L’ideale è trattare all’inizio della progressione della MGD, al fine di preservare le ghiandole meibomiane stressate ma ancora funzionanti. Ma cosa succede se un paziente presenta un’atrofia avanzata delle ghiandole o un dropout? Vale ancora la pena provare a trattarlo con la terapia di pulsazione termica?
Questa è una domanda che mi viene spesso posta dai colleghi nei corridoi delle conferenze. Nella mia esperienza clinica, vale ancora la pena di trattare se rimangono anche solo alcune ghiandole di Meibomio funzionanti.
Il trattamento può essere in grado di aiutare a mantenere la funzione di quelle ghiandole o addirittura ripristinare più ghiandole allo stato funzionante. In precedenza si pensava che l’atrofia delle ghiandole fosse permanente, ma Alice Epitropoulos, MD, e Arjun Hura, MD, hanno recentemente presentato un nuovo modo di valutare le ghiandole di Meibomio utilizzando l’imaging meibomiano dinamico.1 Correlato: Rispondere alle domande comuni sulla pulsazione termicaLa pulsazione termica sostituirà altre terapie?
La risposta breve è no. Nella maggior parte dei casi, i pazienti dovrebbero continuare a prendere gli immunomodulatori e continuare le misure igieniche e di salute della palpebra, come gli integratori alimentari e gli impacchi caldi (io preferisco una maschera per gli occhi con umidità riscaldata per lavare i panni caldi). Questi sono coadiuvanti e possono aiutare a prolungare l’efficacia del trattamento LipiFlow, secondo la mia esperienza.
E per i pazienti con malattia avanzata, si può considerare di aggiungere più trattamenti, non meno, perché l’eziologia di questi casi è generalmente multifattoriale. Per quelli con una blefarite grave, mi piace fare una microblefaroesfoliazione (Blephex) appena prima della pulsazione termica, per liberarsi del biofilm esterno prima di riscaldare ed estrarre il meibum.
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