Regione, nelle scienze sociali, un’area coesa che è omogenea in determinati criteri di definizione e si distingue da aree o regioni vicine per quei criteri. È un costrutto intellettuale creato dalla selezione di caratteristiche rilevanti per un particolare problema e l’abbandono di altre caratteristiche considerate irrilevanti. Una regione si distingue da un’area, che di solito è un concetto più ampio che designa una porzione della superficie della Terra. I confini dell’area sono arbitrari, stabiliti per convenienza. I confini regionali sono determinati dall’omogeneità e dalla coesione della sezione.
Le regioni possono essere nodali, definite dall’organizzazione dell’attività intorno a qualche luogo centrale (per esempio, una città e il suo entroterra, o una zona affluente), o uniformi, definite dalla distribuzione omogenea di alcuni fenomeni al suo interno (per esempio, una foresta tropicale).
Le regioni possono essere definite in termini di caratteristiche singole o multiple o in termini che si avvicinano al contenuto totale dell’occupazione umana di un’area. Le caratteristiche più comuni nelle scienze sociali sono etniche, culturali o linguistiche (Provenza), climatiche o topografiche (la valle del Tennessee), industriali o urbane (la Ruhr), la specializzazione economica (la Cotton Belt del Nord America), le unità amministrative (regioni governative standard in Gran Bretagna) e le aree politiche internazionali (il Medio Oriente).
Il concetto di regione è attualmente usato nell’analisi, nella pianificazione e nell’amministrazione di molti programmi pubblici nazionali e internazionali. Il regionalismo, o coscienza regionale, il correlato ideologico del concetto che si sviluppa da un senso di identità all’interno della regione, è importante in molte analisi storiche, politiche e sociologiche.