Methuselah, scritto anche Methushael, patriarca della Bibbia ebraica (Antico Testamento) la cui durata di vita, come registrato nella Genesi (5:27), fu di 969 anni; è sopravvissuto nella leggenda e nella tradizione come l’uomo più longevo.
La Genesi non dice nulla di Matusalemme, al di là di sparuti dettagli genealogici: era il bis-bis-bis-bisnipote di Seth, il figlio di Adamo ed Eva generato più di un secolo dopo Caino. Era il padre di Lamech e il nonno di Noè. Secondo il racconto biblico, proveniva da una stirpe robusta: tutti i suoi antenati vissero tra gli 895 e i 962 anni, tranne suo padre, Enoch, che visse 365 anni.
L’enumerazione di Matusalemme nella Genesi è la sua unica apparizione nella Bibbia ebraica, salvo una menzione in I Cronache 1:3, dove è citato nella stirpe di Saul. Nel Nuovo Testamento è menzionato una volta nel Vangelo di Luca. Lì, in 3:23-38, la discendenza di Giuseppe, che la gente supponeva essere il padre di Gesù, è tracciata indietro di 75 generazioni, attraverso Davide e Saul, e Abramo, Isacco e Giacobbe, fino a Matusalemme e quindi a Seth e Adamo.