Solo una delle decine di Idi che si verificano ogni mese dell’anno
di Borgna Brunner
Per quanto ne sapeva Cesare, le Idi erano un giorno come un altro.
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L’avvertimento dell’indovino a Giulio Cesare, “Attenti alle Idi di marzo”, ha sempre impregnato quella data di un senso di presagio. Ma in epoca romana l’espressione “Idi di marzo” non evocava necessariamente uno stato d’animo oscuro, era semplicemente il modo standard di dire “15 marzo”. Sicuramente un’espressione così fantasiosa deve significare qualcosa di più di un altro giorno dell’anno? Non è così. Anche ai tempi di Shakespeare, sedici secoli dopo, il pubblico che assisteva alla sua opera Julius Caesar non avrebbe battuto ciglio due volte sentendo chiamare la data “le Idi”.
Il termine Idi deriva dal più antico calendario romano, che si dice sia stato ideato da Romolo, il mitico fondatore di Roma. Che fosse Romolo o no, l’inventore di questo calendario aveva un debole per la complessità. Il calendario romano organizzava i suoi mesi intorno a tre giorni, ognuno dei quali serviva come punto di riferimento per contare gli altri giorni:
- Calende (1° giorno del mese)
- Nones (il 7° giorno di marzo, maggio, luglio e ottobre; il 5° negli altri mesi)
- Idi (il 15° giorno di marzo, maggio, luglio e ottobre; il 13 negli altri mesi)
I restanti giorni del mese, senza nome, venivano identificati contando all’indietro dalle Calende, dalle None o dalle Idi. Per esempio, il 3 marzo sarebbe V Nones?5 giorni prima delle Nones (il metodo romano di contare i giorni era inclusivo; in altre parole, le Nones sarebbero contate come uno dei 5 giorni).
Giorni di marzo
- 1 marzo: Calende;
2 marzo: VI Nones;
3 marzo: V Nones;
4 marzo: IV Nones;
5 marzo: III Nones;
6 marzo: Pridie Nones (latino per “il giorno prima”);
Marzo 7: Nones;
Marzo 15: Idi
Utilizzato nel primo calendario romano così come nel calendario giuliano (stabilito da Giulio Cesare nel 45 a.C.) il confuso sistema di Calende, Noni e Idi continuò ad essere usato in varia misura per tutto il Medioevo e nel Rinascimento.
Così, le Idi di marzo sono solo una delle dozzine di Idi che si verificano ogni mese dell’anno. Kalends, la parola da cui deriva il calendario, è un altro termine dal suono esotico con un significato mondano. Kalendrium significa libro dei conti in latino: Kalend, il primo del mese, era ai tempi dei romani, come oggi, la data di scadenza delle fatture.