Il 16 maggio 1771, fu combattuta la battaglia di Alamance. Le due forze contrapposte erano la milizia coloniale, sotto il comando del governatore William Tryon, e un gruppo di cittadini di frontiera noti come Regolatori, che sollevavano le armi contro le pratiche corrotte del governo locale. La forza di Tryon di 1.100 uomini marciò nel paese dei Regolatori per sottomettere le rivolte. Circa 2.000 Regolatori, armati di vecchi moschetti e armi di fortuna, si organizzarono vicino al campo di Tryon. Furono scambiati messaggi, con il governatore che chiedeva la resa immediata e completa dei Regolatori e i Regolatori che chiedevano al governatore delle riforme.
Non si arrivò a nulla dai negoziati e, la mattina del 16 maggio, Tryon ordinò alle sue forze di marciare. Tryon inviò messaggi che offrivano termini di resa mentre la sua milizia marciava lentamente in avanti, ma i Regolatori li rifiutarono tutti. L’artiglieria del governatore iniziò lo scontro, seguito dal fuoco concentrato dei moschetti della milizia. I Regolatori prevalsero per un po’ prima di ritirarsi nei boschi. Alla fine Tryon ordinò una carica, che cacciò i Regolatori dalle loro posizioni.
Nove Regolatori furono uccisi, più di 200 furono feriti e tra 20 e 30 furono fatti prigionieri. Nove degli uomini di Tryon furono uccisi e altri 61 furono feriti. Anche se la battaglia di Alamance mise a tacere i Regolatori, gli effetti delle loro richieste di riforma alla fine si riverberarono.