Obiettivi: Descrivere le caratteristiche della cefalea nei pazienti affetti da celiachia (CD) e analizzare la relazione tra CD e cefalea.
Metodi: Un sondaggio online che analizza le caratteristiche della cefalea e la sua risposta alla dieta senza glutine (GFD) nei pazienti celiaci è stato pubblicato sui social network celiaci argentini, aperto al pubblico per essere completato. I risultati sono stati analizzati utilizzando il test chi-quadro o il test Mann-Whitney.
Risultati: Un totale di 1.517 soggetti ha completato l’indagine, e 866 (55,2%) hanno soddisfatto i criteri di inclusione (mal di testa e CD confermato con biopsia positiva). I soggetti erano prevalentemente di sesso femminile (94,5%) e avevano un’età mediana di 39 ± 11,27 anni. La cefalea di tipo tensivo era il tipo di cefalea più prevalente (52%), seguita dall’emicrania senza (32,5%) e con aura (15,4%), rispettivamente. Tra i partecipanti inclusi, il 24% ha riportato la cefalea come il sintomo principale che ha portato alla diagnosi di CD. Dopo l’inizio della GFD, la frequenza e l’intensità della cefalea sono migliorate significativamente di più nei partecipanti con emicrania che con cefalea di tipo tensivo (P = .02 e P = .013, rispettivamente). La conformità alla GFD era più alta tra i soggetti con manifestazioni gravi (77% vs 66%, P = .05), e gli individui conformi hanno mostrato un miglioramento del 48% nella frequenza del mal di testa (P = .049). Un’associazione tra trasgressioni alimentari e mal di testa è stata meglio riconosciuta dagli emicranici (P = .02).
Conclusione: Questi risultati suggeriscono che la stretta osservanza della GFD potrebbe migliorare la cefalea nei pazienti celiaci con mal di testa, anche in quelli senza sintomi gastrointestinali. Questa osservazione potrebbe fornire un ulteriore fattore per convincere i pazienti a seguire una GFD, riducendo così la morbilità legata alla CD.