La segregazione razziale era ancora legale negli Stati Uniti il 1 febbraio 1960, quando quattro studenti universitari afroamericani si sedettero a questo bancone Woolworth a Greensboro, North Carolina. Chiedendo educatamente di essere serviti a questo banco “solo per bianchi”, la loro richiesta fu rifiutata. Quando gli fu chiesto di andarsene, rimasero ai loro posti. Il loro sit-in ha attirato l’attenzione nazionale e ha contribuito ad accendere un movimento guidato dai giovani per sfidare la disuguaglianza in tutto il Sud.
A Greensboro, centinaia di studenti, organizzazioni per i diritti civili, chiese e membri della comunità si sono uniti in una protesta lunga sei mesi. Il loro impegno alla fine portò alla desegregazione del banco del pranzo di F. W. Woolworth il 25 luglio 1960.
Ezell A. Blair Jr. (ora Jibreel Khazan), Franklin E. McCain, Joseph A. McNeil e David L. Richmond erano studenti iscritti al North Carolina Agricultural and Technical College quando iniziarono la loro protesta.
Proteste come questa portarono al passaggio del Civil Rights Act del 1964, che finalmente mise fuori legge la segregazione razziale negli alloggi pubblici.
La chiusura del Woolworth’s di Greensboro nel 1993 presentò ai curatori del museo l’opportunità di acquisire questo manufatto storico. Dopo lunghe trattative con i dirigenti del Woolworth’s e con i rappresentanti della comunità locale, una piccola sezione del banco del pranzo è stata donata allo Smithsonian.
Più informazioni
- Il record dell’oggetto del banco del pranzo di Greensboro
- Separate is Not Equal: Brown v. Board of Education
- Storie di libertà e giustizia
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