Mentre SCORM è ancora ampiamente utilizzato e rimane lo standard del settore grazie alla sua interattività e indipendenza dalla piattaforma – è vecchio; la versione più utilizzata risale al 2004, quando i telefoni erano telefoni e i tablet erano blocchi di carta. E, secondo gli esperti del settore, SCORM non funziona bene con le versioni moderne di questi dispositivi.
C’è un nuovo sistema là fuori che non solo funziona meglio con i dispositivi mobili, ma sfugge al guinzaglio di un LMS. Si chiama Experience API, o xAPI, e può vivere online, offline e su più piattaforme, permettendo alle aziende di accedere a più dati su come gli studenti stanno imparando.
xAPI è nato come “Project Tin Can”, un’iniziativa guidata da ADL, i custodi di SCORM. Alcuni dei problemi che xAPI intendeva affrontare includevano il non richiedere un browser web, semplificare gli standard SCORM, rendere più facile l’aggiornamento dei contenuti e creare più percorsi per analizzare i dati di apprendimento. Secondo Valamis.com, “Con xAPI, una grande differenza è la capacità di tracciare l’apprendimento sui dispositivi mobili – dove circa il 40% dell’apprendimento avviene. Gli studenti possono interagire con il materiale su un dispositivo e riprendere da dove hanno lasciato su un altro dispositivo più tardi. Non solo, l’apprendimento offline può essere tracciato, come le prestazioni nel mondo reale e l’eLearning basato sul team.”
xAPI non è solo ottimo per l’apprendimento su dispositivi mobili – è sempre più utilizzato con la realtà virtuale. Immaginate il risparmio sui costi di un pilota di caccia che impara a manovrare un aereo in una simulazione VR – salvando anche delle vite; o un consulente che impara la risoluzione dei conflitti attraverso scenari VR. Le applicazioni del mondo reale di xAPI sono illimitate.