La maggior parte delle persone associa il disturbo post stress post-traumatico con l’ansia, rabbia e, nel peggiore dei casi, al suicidio. Ma uno dei sintomi più pervasivi del PTSD non è affatto collegato direttamente alle emozioni: gli individui che soffrono di un disturbo legato allo stress sperimentano difficoltà cognitive che vanno dalla perdita di memoria a una ridotta capacità di imparare cose nuove.
Uno dei deficit cognitivi più cruciali del PTSD riguarda il modo in cui gestiamo le nuove esperienze e le inseriamo nel tessuto della memoria. Si chiama separazione dei modelli – letteralmente, il modo in cui il cervello separa esperienze, luoghi ed eventi simili.
“Anche se posso ricordare l’11 settembre, quando vedo un aereo sopra New York City, sono in grado di riconoscere che è una situazione diversa e di elaborarla di conseguenza. Qualcuno nella stessa situazione che ha PTSD può rivivere gli eventi traumatici dell’11 settembre e avere un attacco di panico”, ha detto Rene Hen, un ricercatore del Columbia University Medical Center. Il dottor Hen ha recentemente condotto uno studio che ha dimostrato che aumentando il numero di neuroni nel cervello di un topo adulto ha portato a una migliore separazione dei modelli.
L’area del cervello che Hen ha preso di mira nel suo studio – l’ippocampo – può essere dove le aree apparentemente disparate dell’apprendimento e dell’umore si incontrano. Sia la ricerca di Hen che un nuovo studio condotto dal Dr. Andrew R Marks possono contribuire a un potenziale trattamento per il PTSD e i relativi disturbi d’ansia.
“Questa ricerca può anche aiutare a spiegare un po’ di mistero nel campo, ovvero come l’ippocampo possa essere coinvolto sia nella cognizione – la sua funzione classica – sia nell’umore e nelle funzioni legate all’ansia. Forse il fatto che la separazione dei modelli influenzi sia il dominio cognitivo che quello dell’umore è l’inizio di una risposta a questo paradosso”, ha detto il dottor Hen.
–Michele Hoos