Sappiamo pochissimi dettagli storici sulla vita di San Nicola. Anche l’anno della sua morte è incerto, anche se sia la chiesa cattolica che quella ortodossa orientale hanno celebrato il 6 dicembre – la data del suo passaggio – per più di 1.000 anni. Entro un secolo dalla sua morte, il tanto ammirato Nicola era diventato il centro di una serie di leggende popolari. Gli fu attribuito il merito di aver fermato una violenta tempesta per salvare dei marinai condannati, di aver donato del denaro a un padre costretto a vendere le sue figlie alla prostituzione e persino di aver riportato in vita un trio di ragazzi che erano stati smembrati da un macellaio senza scrupoli. Oggi, Nicola è considerato il santo patrono dei marinai, dei bambini, dei lupi e dei banchi di pegno, tra gli altri, nonché l’ispiratore della figura di Babbo Natale.
Nel Medioevo, la fama di Nicola si era diffusa in gran parte dell’Europa, grazie soprattutto alla diffusione di parti del suo scheletro nelle chiese italiane, dove erano venerate come reliquie. La popolarità di San Nicola si diffuse infine nell’Europa settentrionale, dove le storie del monaco si mescolavano ai racconti popolari teutonici di elfi e carri del cielo. Nei Paesi Bassi, San Nicola assunse l’ortografia olandese Sinterklaas. Veniva raffigurato come un uomo alto, con la barba bianca e gli abiti clericali rossi che arrivava ogni 6 dicembre su una barca per lasciare regali o pezzi di carbone nelle case dei bambini.
Le storie di Sinterklaas furono probabilmente portate nel Nuovo Mondo dai coloni olandesi nella valle del fiume Hudson. Nella sua satirica “Storia di New York” del 1809, Washington Irving ritrasse San Nicola come un olandese corpulento che volava nei cieli in un carro, facendo cadere i regali giù per i camini. Nel 1823 un altro newyorkese, Clement Clarke Moore, scrisse la poesia “A Visit from Saint Nicholas”, che scambiò il carro per una slitta trainata da “otto piccole renne”. A partire dal periodo della guerra civile, il fumettista Thomas Nast pubblicò la prima di una serie di rappresentazioni popolari di un rotondo e allegro San Nicola. Nel 1879 Nast fu il primo a suggerire che San Nicola non viveva in Turchia, Spagna o Olanda ma al Polo Nord.
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