Burning of Washington, 1814

Il 24 agosto 1814, mentre infuriava la Guerra del 1812, le truppe britanniche invasori marciarono su Washington e diedero fuoco al Campidoglio degli Stati Uniti, al President’s Mansion e ad altri monumenti locali. L’incendio che ne seguì ridusse in macerie fumanti tutti i principali edifici pubblici della capitale, tranne uno, e solo una pioggia torrenziale salvò il Campidoglio dalla completa distruzione. L’incendio devastò particolarmente l’ala del Senato del Campidoglio, la parte più antica dell’edificio, che era a nido d’ape con pavimenti in legno vulnerabili e ospitava la preziosa ma combustibile collezione di libri e manoscritti della Biblioteca del Congresso, allora situata nell’edificio del Campidoglio. Il calore dell’intenso incendio ridusse le colonne di marmo della camera del Senato in calce, lasciando la stanza, secondo una descrizione, “una magnifica rovina”. Rapidamente, il presidente James Madison fece in modo che il Congresso si riunisse temporaneamente al Blodgett’s Hotel quando tornò in sessione a settembre, e gli affari del Congresso continuarono ininterrottamente. L’anno seguente, il Senato si trasferì al Brick Capitol, una grande struttura di mattoni rossi costruita per ospitare temporaneamente il Congresso. Solo nel 1819, dopo un grande progetto di ricostruzione, il Senato si riunì nuovamente nella storica Old Senate Chamber del Campidoglio degli Stati Uniti.

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