Bolivia

Rilievo

La regione montuosa occidentale della Bolivia, che è una delle zone abitate più alte del mondo, costituisce un importante centro economico e politico. Lì le Ande raggiungono la loro massima ampiezza e complessità. Il sistema in Bolivia è dominato da due grandi catene parallele. A ovest, lungo il confine con il Cile, si trova la Cordigliera Occidentale, che contiene numerosi vulcani attivi e la spettacolare piana salata di Uyuni; la cordigliera è coronata dalla cima più alta della repubblica, il monte Sajama, che raggiunge un’altezza di 21.463 piedi (6.542 metri). Ad est c’è la Cordigliera Orientale, la cui spettacolare sezione settentrionale vicino a La Paz è chiamata Cordigliera Real (“Gamma Reale”). Una linea impressionante di cime innevate, alcune che superano i 20.000 piedi (6.100 metri), caratterizzano questa sezione settentrionale, che mantiene un’altezza media di più di 18.000 piedi (5.500 metri) per più di 200 miglia (320 km). Tra queste gamme si trova l’Altiplano (“Altopiano”), che si estende dal Perù meridionale attraverso la Bolivia all’Argentina settentrionale. L’altopiano è una depressione relativamente piatta lunga circa 500 miglia (800 km) e larga 80 miglia (130 km), che si trova ad altezze tra i 12.000 e i 12.500 piedi (3.650 e 3.800 metri). A nord della Cordillera Real c’è la catena dell’Apolobamba, delimitata sulle pendici occidentali da laghi e aree protette dove prosperano vigogne, alpaca e lama. Campi terrazzati costruiti centinaia di anni fa si trovano ai piedi delle cime innevate, che sono state sacre agli indiani fin dai tempi antichi.

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La superficie dell’Altiplano è composta principalmente da depositi trasportati dall’acqua e dal vento dalle montagne confinanti, e degrada dolcemente verso sud, la sua uniformità è interrotta da occasionali colline e creste. I margini dell’Altiplano sono caratterizzati da numerosi speroni e ventagli alluvionali interconnessi (accumuli di limo, ghiaia e altri detriti che sono stati portati giù dalle montagne e che si sono diffusi a forma di ventaglio). Al centro dell’Altiplano ci sono i laghi e i bacini Titicaca e Poopó, che tradizionalmente sono stati importanti aree agricole, economiche e culturali.

Dalle alte pendici innevate della Cordillera Real e della catena Apolobamba, la discesa verso le pianure orientali è estremamente precipitosa, precipitando attraverso una fascia piovosa e pesantemente boscosa di terreno accidentato noto come Yungas – una parola Aymara approssimativamente tradotta come “Terre calde” o “Valli calde”. Gli Yungas formano l’estremità meridionale di una regione che si estende lungo le Ande orientali di Colombia, Ecuador e Perù (dove è chiamata Alto Selva) e continua verso sud-est attraverso la Bolivia fino a Santa Cruz. In Bolivia il nome Yungas si riferisce spesso a una regione più piccola a nord-est di La Paz, che, come la vicina regione di Alto Beni (il bacino superiore del fiume Beni a nord di Caranavi), fa parte della più grande regione Yungas.

Nella Bolivia meridionale le Ande diventano molto più ampie e sono formate da un blocco alto e inclinato chiamato Puna, con scarpate rivolte a ovest e pendii più dolci verso est fino alle pianure. La Puna è interrotta dalle Valles, un sistema di valli fertili e bacini di montagna che sono generalmente più grandi e meno confinati di quelli delle Yungas. Si trovano ad altezze per lo più tra i 6000 e i 9.500 piedi (1.800 e 2.900 metri) e sono noti per la loro ricca e varia agricoltura e per le cosiddette città giardino di Cochabamba, Sucre e Tarija.

A nord e ad est delle Ande e delle Yungas si trova la regione dell’Oriente, un’estensione del bacino del Rio delle Amazzoni che copre più di due terzi della Bolivia. La vasta area dell’Oriente è composta da basse pianure alluvionali (llanos), grandi paludi, fondali allagati, savane aperte e foreste tropicali. Essa supporta la più grande varietà di fauna selvatica della nazione, così come il più grande centro di popolazione (la città di Santa Cruz) e la più rapida crescita delle economie regionali della Bolivia. All’estremo sud si trova il Chaco boliviano, che fa parte del Gran Chaco; è una zona pianeggiante che varia in modo impressionante con le stagioni. Durante la stagione delle piogge diventa una vera e propria palude, ma è un caldo semideserto durante i restanti sette o otto mesi dell’anno. A nord del Chaco il rilievo del dipartimento di Santa Cruz è un po’ più vario, mostrando una leggera pendenza verso nord. L’Oriente comprende gran parte dei dipartimenti settentrionali di Beni e Pando, dove le basse pianure sono coperte da savana e, all’estremo nord, da distese di foresta tropicale.

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