ARPANET era la rete che divenne la base per Internet. Basata su un concetto pubblicato per la prima volta nel 1967, ARPANET è stata sviluppata sotto la direzione della U.S. Advanced Research Projects Agency (ARPA). Nel 1969, l’idea divenne una modesta realtà con l’interconnessione di quattro computer universitari. Lo scopo iniziale era quello di comunicare e condividere risorse informatiche tra utenti principalmente scientifici delle istituzioni collegate. ARPANET sfruttava la nuova idea di inviare informazioni in piccole unità chiamate pacchetti che potevano essere instradate su diversi percorsi e ricostruite a destinazione. Lo sviluppo dei protocolli TCP/IP negli anni ’70 permise di espandere le dimensioni della rete, che ora era diventata una rete di reti, in modo ordinato.
Negli anni ’80, ARPANET fu ceduta a una nuova rete militare separata, la Defense Data Network, e NSFNet, una rete di computer scientifici e accademici finanziata dalla National Science Foundation. Nel 1995, NSFNet a sua volta iniziò un ritiro graduale per consegnare la dorsale di Internet (chiamata vBNS) a un consorzio di fornitori di dorsali commerciali (PSINet, UUNET, ANS/AOL, Sprint, MCI e AGIS-Net99).
Perché il nome di ARPA fu cambiato in Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) nel 1971, ARPANET è talvolta indicato come DARPANET. La storia di ARPANET e gli sviluppi che hanno portato all’Internet di oggi possono essere trovati in Where Wizards Stay Up Late, di Katie Hafner e Matthew Lyon.