Gli anticorpi anti-proteine citrullinate (ACPA) sono emersi recentemente come marcatori sierologici sensibili e specifici dell’artrite reumatoide (RA), fornendo un’alternativa superiore al test del fattore reumatoide (RF) nella diagnostica di laboratorio dell’RA. I primi membri di questa famiglia di autoanticorpi furono il fattore anti-perinucleare (APF) e gli anticorpi anti-cheratina (AKA). È diventato evidente che sia APF che AKA riconoscono epitopi citrullinati della filaggrina. La citrullinazione è una modifica post-traslazionale dell’arginina per deiminazione, che si verifica fisiologicamente durante l’apoptosi, l’infiammazione o la cheratinizzazione. La presenza di diverse proteine citrullinate è stata dimostrata nella sinovia dell’AR. L’identificazione degli epitopi citrullinati come bersaglio degli anticorpi anti-filaggrina ha portato allo sviluppo della prima e poi della seconda generazione di test anticorpali anti peptide citrullinato ciclico (anti-CCP). I test anti-CCP2, ampiamente utilizzati, hanno un’alta sensibilità diagnostica e specificità, e mostrano anche un importante valore predittivo e prognostico nell’AR. L’anticorpo anti-Sa è stato identificato un decennio fa; tuttavia, studi recenti hanno confermato che l’anti-Sa è diretto contro la vimentina citrullinata, quindi è un nuovo membro della famiglia degli ACPA. Il test anti vimentina citrullinata (anti-MCV) di recente sviluppo ha prestazioni diagnostiche simili all’ELISA anti-CCP2; tuttavia, lo spettro diagnostico del test anti-MCV è leggermente diverso da quello dell’anti-CCP2. E’ particolarmente utile nella diagnosi di RA in pazienti sieronegativi RF e anti-CCP2. L’applicazione combinata dei test anti-CCP2 e anti-MCV può migliorare la diagnostica di laboratorio dell’RA. La famiglia degli ACPA è destinata ad espandersi; c’è un crescente bisogno di sviluppare nuove strategie diagnostiche dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche dei test disponibili.